La costruzione del piano di formazione del personale docente si basa su un'articolata rilevazione delle esigenze formative condotta nell'autunno 2021 dalla Funzione StrumentaleSupporto Docenti.
L'analisi della rilevazione effettuata ha permesso di individuare le principali aree di riferimento sulle quali centrare l'azione formativa per le prossime annualità:
- didattica per competenze (complessiva e per aree disciplinari);
- valutazione delle competenze;
- dinamiche relazionali nella classe.
A tali aree si affianca l'ambito delle competenze digitali, rispetto al quale l'Istituto si propone di rispondere alla richiesta di condivisione di competenze in merito agli applicativi e allerisorse online per la didattica.
Oltre a una richiesta di potenziamento delle competenze relative alle lingue straniere, con particolare riferimento alla lingua inglese, è emersa, con particolare riferimento agli effetti complessivi della situazione pandemica, la richiesta di condivisione e messa in comune di pratiche connesse alla gestione dello stato psicofisico dei docenti, riferibili anche alle problematiche connesse al massiccio utilizzo della DAD e della DDI e alla gestione di alunne e alunni fortemente provati dall’assenza e/o dalla limitazione della socialità e della relazione in
presenza.
Questo tipo di approccio fortemente orientato alla individuazione dei reali bisogni formativi del corpo docente si innesta sulla tradizione che caratterizza l'Istituto e che è riconducibile a tre diverse aree:
A. INNOVAZIONE DELLE PRATICHE DI INSEGNAMENTO VERSO MODELLI ORIENTATI ALLO SVILUPPO DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO ATTIVI, LABORATORIALI, COOPERATIVI OVVERO INCLUSIVI.
Proposta di percorsi volti a rafforzare l’applicazione di metodologie attive e inclusive che rendano lo studente protagonista e co-costruttore del suo sapere attraverso il procedere per compiti di realtà, problemi da risolvere, strategie da trovare e scelte da motivare. Al contempo i percorsi promuovono la diffusione di strumenti idonei all’osservazione, alla documentazione e alla valutazione delle competenze, anche tramite l’osservazione reciproca in classe (peer observation), oltre alla progettazione di ambienti inclusivi, grazie anche all’uso delle tecnologie digitali come strumenti compensativi. La sfida per i prossimi anni scolastici consiste nello strutturare un modello per la creazione di obiettivi didattici, metodi, materiali e valutazioni che valgono per tutti: ovvero l’adozione di approcci flessibili che possano essere
personalizzati e adattati per le esigenze individuali e che favoriscano la partecipazione, il coinvolgimento e l’apprendimento a partire dai bisogni e dalle capacità personali.
B. LE NUOVE TECNOLOGIE: INSEGNARE CON, EDUCARE A
Attività formative che mirano a sviluppare la consapevolezza dell’uso degli strumenti digitali.
Non si tratta solo di promuovere l’utilizzo delle tecnologie al servizio dell’innovazione didattica, ma anche di comprendere il loro rapporto con ambienti dell’apprendimento rinnovati (fisici e digitali, a scuola e oltre). Obiettivo fondamentale è quello di rafforzare la preparazione del personale docente all’utilizzo del digitale e di metterlo in grado di promuovere l’educazione ai media (potenziare la capacità di selezionare i dati, riconoscere i pericoli della rete e farne un’occasione di riflessione sulle competenze sociali), promuovere il legame tra innovazione didattica e metodologica e tecnologie digitali, promuovere un’adeguata complementarietà tra utilizzo delle tecnologie digitali e abilità manuali.
C. LA RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Analisi dei risultati delle prove Invalsi. Programmazione di percorsi formativi finalizzati alla stesura di prove esperte e allo sviluppo di percorsi di ricerca-azione sulla didattica delle varie discipline. Rileggere il valore della valutazione alla luce del D.lvo 62/2017.