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Il Liceo F. Cecioni, con due classi dell’indirizzo Architettura ed Ambiente, partecipa ad un progetto PCTO nei suggestivi locali del Silos Granario del porto di Livorno.

Grazie all’interessamento del Dott. Lorenzo Riposati Presidente del soggetto ospitante, la Porto Immobiliare, che in prima persona quale appassionato della storia di Livorno,

ha speso le proprie energie affinché un pezzo di archeologia industriale come quello presente nel nostro scalo non fosse un oggetto di degrado, ma ne venisse riconosciuto un valore intrinseco legato alla sua funzionalità ed alla realtà commerciale di cui la città fa parte, è stato possibile permettere agli allievi di poter avere accesso al Silos e studiarne il contenuto nei minimi particolari.

Risalta subito agli occhi osservando quel “gigante” in cemento armato, che lo stesso è composto da due differenti edifici i quali, seppure adiacenti, sono stati costruiti in periodi distinti.

La parte che ci interessa è quella storica (circa 1920) da salvare e riqualificare usufruendo dei suoi spazi per nuove funzionalità; l’altra invece, relativamente nuova (ampliamento post-bellico), è da eliminare per trovare nuovi “respiri” sull’orizzonte marino.

Sono state invitate le classi 5CLA e 3CLA a fare opera di riflessione progettuale sugli argomenti cari all’educazione civica ed allo studente che si affaccia ai temi dell’architettura, dell’urbanistica e della storia locale come la riconversione, la valorizzazione e la proposta di nuovi utilizzi o progetti ed iniziative inerenti le possibili nuove funzioni.

Su tali prospettive didattiche gli studenti si stanno muovendo su più fronti:

-      la classe 5CLA con il prof. Raffaello Gaimari rileva l’architettura, gli spazi utili e propone nuovi utilizzi;

-      la classe 3CLA con la prof.ssa Giulia Persico si accinge a stimolare la curiosità degli studenti alla ricerca di quei disegni dell’ingegneria navale che hanno fatto la storia del cantiere Orlando, disegni dei primi decenni del Novecento e dei quali abbiamo visto i tubi (oggi vuoti) che li contenevano negli spazi interni del silos dopo una scoperta quasi casuale e per l'interessamento della Dott.ssa Daniela Tazzi dell'Archivio di Stato.

Nell’intento di stilare un inventario i ragazzi impegnati nelle ore di PCTO hanno rinvenuto alcuni di quei disegni sfuggiti al personale dell’Archivio di Stato locale, disegni che sono stati segnalati per poter essere conservati insieme a quelli già reperiti.

Entusiasti della ricerca e della scoperta, gli studenti idealizzeranno e promuoveranno un’installazione digitale che vedrà protagonisti questi tubi da disegno oggi fisicamente vuoti, ma colmi di una memoria del passato, allo scopo di rendere visibili alla cittadinanza i disegni navali che hanno costituito parte della storia novecentesca intercorsa da due guerre mondiali.

Buon lavoro ai ragazzi impegnati nel PCTO!

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